Cara mia amata Pistoia ti scrivo…

Cara mia amata Pistoia ti scrivo, mi chiamo Maurizio Giorgi e da 40 anni suonati vivo dentro le tue cerchia… Sono felice di vivere sulla tua terra che mi ospita e per ora mi ha sfamato ma..oggi sono molto preoccupato per te…

Ricordo gli anni 80/90, quando con spensieratezza attraversavo la mia adolescenza per le tue strade e la gente era sorridente e si salutava da un marciapiede all’altro..Quanto tempo è passato… Oggi è più facile vedere qualcuno cambiare lato della strada…

Negli ultimi 25 anni ti ho vista cambiare tanto… da città fiorente e ridente a città dimenticata da molti, presi dal balzo in avanti della società…

Oggi molti pistoiesi escono dalle tue mura per cercare lavoro e nella loro scia intanto si sono lasciati estinguere arti & mestieri…  Quei mestieri che ti identificavano come città di artigiani, commercianti e agricoltori ma ritenuti non più convenienti o dignitosi.. Non è colpa tua amata Pistoia ma di chi ti ha gestito fino ad oggi..

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Renzo Bardelli analizza Pistoia

Bardelli analizza Pistoia: “Ritardi e delusioni a non finire”
Tratto da www.ilgiullare.com
Aderisco all’invito de “Il Giullare” di esprimere mie valutazioni sull’attività amministrativa del Comune di Pistoia, in limine mortis ovvero alla fine del quinquennio, anzi del decennio della Giunta Berti. Il mio giudizio, molto negativo sull’ultimo ventennio (in primis col modesto sindaco Scarpetti), discende da considerazioni amare e critiche che ho maturato e fermentato nel tempo, incredulo sempre più di quel che avveniva, del vero e proprio sperpero del pubblico denaro che si è via via consumato a Pistoia, come in gran parte delle pubbliche amministrazioni.

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Perché siamo con Beppe Grillo senza se e senza ma

22 Marzo 2012
Perché siamo con Beppe Grillo senza se e senza ma
di MASSIMO BUGANI
Bologna –
Noi sottoscritti Massimo Bugani, Federica Salsi e Marco Piazza vogliamo esprimere con chiarezza il nostro pensiero in merito alle polemiche di questi giorni sorte fra alcuni attivisti e Beppe Grillo.
Da novembre 2010, ovvero da quando siamo entrati ufficialmente in campagna elettorale per le elezioni amministrative di Bologna di maggio 2011 abbiamo fatto un percorso incredibile e pieno di soddisfazioni.
Una trentina di incontri nei quartieri e tantissime assemblee con gli attivisti hanno costruito il nostro programma, giorno dopo giorno, fatica dopo fatica, centimetro dopo centimetro. Né Beppe Grillo, né alcuno dello staff ci ha dato la benché minima indicazione, nessuno di loro ha cercato di darci una linea, nessuno di loro ci ha chiesto di modificare una virgola al nostro lavoro. Non c’è stata la minima invasione, non c’è stato alcun diktat, non c’è stato alcun vincolo su nulla. Abbiamo autonomamente scelto le sale, gli incontri e i confronti con le altre forze politiche a cui partecipare in campagna elettorale. Abbiamo autonomamente scelto luoghi, tematiche, costi e modalità della nostra campagna elettorale.
Ricordiamo che un pomeriggio
di marzo, proprio due di noi (Massimo Bugani e Marco Piazza) andarono addirittura a Milano per chiedere un aiuto allo staff per la nostra campagna elettorale. Non ci sentivamo abbastanza sicuri delle nostre scelte e volevamo avere un parere di Beppe e dello staff. Rientrammo a casa quasi dispiaciuti perché in quel pomeriggio ricevemmo solo incoraggiamenti morali, ma nessuna indicazione su quelle che dovevano essere le linee, le dinamiche e lo stile del rush finale della nostra campagna elettorale.
“Dovete credere in voi stessi, nel gruppo di Bologna che lavorava con voi, nella forza della rete e in nient’altro – ci disse Casaleggio – non dovete avere paura di non essere all’altezza perché se siete onesti e corretti non dovete temere niente e nessuno.

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