Accordo di programma 2019 su EX CEPPO e VILLE SBERTOLI


di Nicola Maglione

TOMASI o BERTINELLI? chi dei due ha vinto le elezioni nel 2017?
Di fronte ai contenuti dell’accordo di programma stipulato “alla zitta”, senza coinvolgere ed informare la città, non si capisce: l’amministrazione Tomasi si è allineata alle esigenze della Regione (guidata da Rossi e sostenuta dal Pd) e del suo braccio operativo e tecnico, la Asl. Cioè gli stessi responsabili che hanno abbandonato gli abitanti della montagna privandoli di un minimo presidio ospedaliero, che hanno creato buchi finanziari nella sanità regionale e che, grazie alla complicità delle precedenti amministrazioni di centro-sinistra, hanno concepito il fallimentare progetto del S.Jacopo (uno dei 4 gemelli) con enormi sprechi di risorse pubbliche – come riconosciuto dalla Corte dei Conti – a favore del business privato e ubicato inoltre in zona disgraziata – sia per l’aspetto idraulico (le idrovore pompano, e consumano, più o meno ininterrottamente) sia per l’unica via di accesso (in caso di incidente in tangenziale, non sarebbe più raggiungibile!). Per non parlare della mancata realizzazione, come previsto nell’accordo del 2005, del parcheggio pubblico! Per non ricordare la disastrosa gestione dei rifiuti (causa principale, seppur non unica, dell’aumento della TARI) o l’aver assegnato ai francesi (ancor prima dell’attesa decisione del Consiglio di Stato) la gara per il trasporto pubblico e che vedrà così la “morte” anche di Copit. Ecco, a Rossi, alla Regione ed al loro tipo di sensibilità politica, gli amministratori di centro-destra (Lega compresa), hanno deciso di affidare le sorti di un’area così centrale della città e di un patrimonio architettonico, storico e culturale come le Ville Sbertoli. Auguri! Non avremmo condiviso questa scelta se fatta da un governo Bertinelli-bis ma avremmo colto, seppur non apprezzato, una sua logica “politica”. Fatta invece da una giunta che aveva promesso di dare tutt’altro impulso, è inconcepibile.
Cosa impediva attendere le elezioni regionali del prossimo anno e rivedere l’accordo con una possibile, oltre che auspicabile, nuova giunta della Regione Toscana che potesse veramente sostenere le legittime esigenze sociosanitarie – oltre che urbanistiche – dei cittadini e dei territori? In questo quadro di inaffidabilità ed incuranza nei confronti dei cittadini, Tomasi e la sua maggioranza hanno accettato un accordo sulla cui sostenibilità finanziaria ci sono, inoltre, ampie riserve espresse anche nel parere contabile degli uffici della ragioneria comunale: la spesa di 18 milioni di euro non è sostenibile, le condizioni di mercato non consentono di poter ricavare un importo così consistente, salvo permettere di costruire “mostri” ed è sotto gli occhi di tutti. L’assessore al governo del territorio ha detto che l’accordo non cambia tante cose perché si tratta di una modifica. Mi domando, però, come mai quando erano all’opposizione – lo stesso assessore ed il sindaco Tomasi – contestassero questo accordo e adesso invece lo ripropongono con le stesse gravi carenze finanziarie, accentuate, se vogliamo, dalla rinuncia ai 6 milioni dei fondi Piu.

Qui in foto, un apparente “scontro” politico (sembra vero!) tra Rossi e la leader del partito che governa Pistoia e quanto evidenziato nel commento al parere di regolarità contabile