Campagna elettorale da 120.000 euro


PISTOIA. Le 17 liste in gara per le elezioni amministrative comunali prevedono di bruciare nella fornace della campagna elettorale circa 121.000 euro. Questa è infatti la cifra che si ottiene mettendo insieme i bilanci preventivi depositati in Comune dalle diverse liste, all’atto della presentazione degli elenchi dei candidati.

Una somma totale che appare tutto sommato bassa rispetto alla massa di manifesti, volantini, iniziative elettorali, spot propagandistici su radio e tv che ha già cominciato ad affacciarsi in città e che sicuramente è destinata a crescere di qui al 6-7 maggio. Ma queste sono le cifre ufficiali e a queste, dunque, occorre attenersi.

Spulciando tra i bilanci, salta all’occhio che la singola lista che ha in programma di spendere di più è quella del Pdl, candidato sindaco Anna Maria Celesti. La cifra messa in programma è di 26.800 euro, composta da 5.000 di manifesti, altri 5.000 di affitto locali per manifestazioni, 4.000 di stampati e pubblicazioni di presentazione delle candidature, 3.500 di pubblicazioni sul programma, 2.800 per spese postali e 1.500 per automezzi.

Come è facile immaginarsi, la seconda lista per potenza di fuoco finanziario è quella del Pd, che preventiva 6.000 euro in manifesti, 1.000 in stampati, 2.000 in annunci alla radio, 1.500 in annunci tv, altri 1.500 per affitti locali, 1.200 per le pubblicazioni sul programma e gli annunci delle candidature, più altre spese minori. Totale, 19.700 euro.

Al terzo posto ecco la lista Pistoia spirito libero (quella composta per lo più da esponenti dei Comunisti per Pistoia e del Psi), che prevede di spendere 15.000 euro (2.000 sono destinate a pubblicità su giornali e tv).

Sul fronte opposto della graduatoria, le spese più basse sono quelle denunciate dal Partito comunista dei lavoratori, che ha messo in preventivo appena 400 euro, la metà dei quali se ne dovrebbe andare per le pubblicazioni di presentazione del programma. Poco di più, 692 euro, è il preventivo di spesa della lista Cittadini Sovrani, che per lo più punteranno su manifesti e volantini (250 euro).

Così le singole liste. Ma se analizziamo le spese per schieramenti, ecco che la forza delle otto liste coalizzate dietro al candidato del centrosinistra Samuele Bertinelli si fa sentire: complessivamente Pd, Sel, Indipendenti per Pistoia, Insieme per Pistoia, Idv, Verdi Arcobaleno e Pistoia spirito libero prevedono di spendere 62.640 euro, cioè oltre il 50% della spesa complessiva per queste elezioni. Il Pdl di Anna Maria Celesti resiste al secondo posto, ma alle sue spalle ecco i 20.000 euro messi sul piatto dalle due liste (Terzo Polo e Pistoia Futura) che appoggiano la candidatura di Alessio Bartolomei.

Curiosando tra i preventivi, si nota come le strategie del Pdl e del Pd puntino soprattutto sui manifesti e gli stampati (quasi un terzo del totale delle spese) mentre annunci tv e radio sono in secondo piano. Decisamente peculiare la strategia del Movimento 5 Stelle, cioè dei seguaci di Beppe Grillo, che su 2.170 euro di spese contano di spenderne più di 500 per stampare magliette del movimento, mille palloncini col logo “5 Stelle” e 500 spille in metallo.

Fabio Calamati

COMMENTO

Non dimentichiamo che il MoVimento 5 Stelle ha prodotto il preventivo di spesa perchè questa operazione è un obbligo di legge, ma NON PRENDERA’ UN EURO DI RIMBORSO ELETTORALE.

Giacomo Del Bino