La Rai chiede il canone per i computer

di Ludovica Monarca

Dato che siamo a Carnevale, viene subito da pensare a uno scherzo. Invece i bollettini che stanno arrivando in questi giorni a migliaia di imprese toscane non sono frutto di uno scherzo ma di una scelta precisa. La Rai scvrive per chiedere il pagamento del canone e non solo sui televisori, ma anche sui computer. Proprio così: computer o qualsiasi altro apparecchio «atto o adattabile alla ricezione delle trasmissioni radiotelevisive al di fuori dell’ambito familiare». Dunque anche Ipad, smartphone. Un canone già ribattezzato “tassa sulla tecnologia”.

L’ennesimo balzello che piove sulla testa delle imprese è il cosidetto Abbonamento Speciale alla televisione, normato dal Regio Decreto Legge 246/1938 e dal decreto legislativo luogotenziale 458/1944, che obbliga al versamento del canone, in teoria, milioni di contribuenti italiani. A rispolverarlo, secondo Conmfartigianato Toscana, sarebbe stata una norma del decreto Salva Italia, «interpretata dalla Rai in modo da obbligare al pagamento tutte le imprese che detengono apparecchi».

Leggi tutto